Anche in Sardegna la Giornata
Mondiale delle zone Umide. L'appuntamento è fissato per il
prossimo fine settimana con iniziative in diverse zone
dell'isola. Al centro del calendario di eventi, promosso dalla
Fondazione Medsea con la collaborazione di amministrazioni
comunali, enti, associazioni, c'è il territorio del Golfo di
Oristano e della Penisola del Sinis, lungo i 200 km di costa che
da Capo Mannu si estendono sino all'area lagunare di Marceddì:
7.705 ettari di zone umide Ramsar di importanza internazionale,
che rappresentano il 60% dell'intero patrimonio della Sardegna.
Cornice di riferimento della giornata è il progetto
Maristanis per la definizione di un modello di gestione
integrata delle zone umide dell'oristanese. In Italia sono 43
gli eventi ufficiali organizzati per il World Wetlands Day: 13
in Sardegna, otto nella zona di Oristano. Sabato in calendario
due momenti di confronto: a Oristano, al Lido Restaurant, dalle
10 alle 12.30, è in programma il seminario scientifico promosso
da Medsea dal titolo "Quali priorità per la conservazione
dell'avifauna nel territorio del progetto Maristanis?" a cura
della Lipu. Soprattutto perché alcune specie sono minacciate:
l'allodola (Alauda arvensis), la tortora selvatica (Streptopelia
turtur), il moriglione (Aythya ferina) e la pavoncella (Vanellus
vanellus). Nel pomeriggio a Terralba, nelle sale del Museo del
Mare di Marceddì, dalle 15 alle 17.30, il convegno "Le zone
umide alleate dell'uomo nella lotta ai cambiamenti climatici".
Al termine del convegno, che presenterà anche il progetto
Maristanis, è in programma, dalle 19 alle 20.30, sempre al Museo
del Mare di Marceddì, il concerto "In te unde de Faber", sulle
rotte di Fabrizio De André da Carloforte a Genova passando per i
Monti di Mola. Domenica 3, alle 12 al Museo del Mare di
Marceddì, premiazione dei vincitori del contest fotografico
riservato agli studenti.
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