Quattro ergastoli, una assoluzione, e condanne dai 6 ai 18 anni di carcere. Sono queste le richieste formulate dal pm della Dda di Cagliari, Danilo Tronci, nei confronti di undici pakistani accusati di terrorismo, sotto processo in Corte d'Assise a Sassari. Il magistrato ha inoltre sollecitato l'espulsione dal territorio italiano di tutti gli imputati, considerati i componenti di una cellula legata ad Al Qaeda, con base in Sardegna.
L'ergastolo è stato chiesto per i presunti capi: Sultan Wali Khan, Ridi Yahya Khan, Siyar Khan e Imitias Khan. Fra gli altri imputati per cui sono state sollecitate pene severe, c'è anche l'ex imam di Bergamo, Hafiz Muhammad Zulkifal, per il quale è stata chiesta una condanna a 18 anni. Tutti i presunti terroristi furono arrestati dalla Dda di Cagliari e dalla Digos di Sassari nel 2015, e poi scarcerati in due riprese (l'ultima il dicembre scorso), per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva.
"Le richieste del pm sono piuttosto alte, ma non sono una sorpresa per noi, sono in linea con le considerazioni dell'accusa". E' il commento dell'avvocato Fulvio Vitali, che insieme con il collega Omar Hegazi difende l'imam di Bergamo. "Secondo noi non ci sono prove sufficienti che colleghino gli imputati alla strage che è contestata loro. Il pm ha rappresentato solo indizi, ma non prove certe, tanto da dover richiedere ergastoli".
La strage in cui, sono secondo l'accusa, sono coinvolti gli 11 imputati a Sassari è quella che nell'ottobre del 2009 provocò 137 morti e oltre 200 feriti al mercato di Peshawar, in Pakistan. Le repliche delle difese sono state fissate per il 2 e 4 marzo. Il 15 marzo la Corte riceverà ulteriori possibili repliche e si chiuderà in camera di consiglio per formulare la sentenza nei confronti degli undici imputati.
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