"Senza promettere miracoli andremo a riaprire una parte degli ospedali che la sinistra ha chiuso. Poi ci sono strade e ferrovie da sistemare, sull'immigrazione abbiamo già dato risposte, perché quest'anno in Sardegna ci sono stati zero sbarchi". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, a Ozieri davanti a un migliaio di sostenitori, in vista delle regionali di domenica.
Quanto al lavoro, "dopo quota cento e smantellamento della legge Fornero lavoriamo per la riduzione delle tasse. Il voto di domenica è fondamentale perché è la Regione che gestisce scuole, strade, case popolari, contributi agli agricoltori e ai pescatori.
Conto in un voto di orgoglio da parte di questo popolo straordinario, che ha una sua bandiera e una sua lingua". Sui trasporti: "Non si possono dare milioni di euro ai privati, che poi impongono prezzi fuori di testa per i traghetti. E servono più aerei per chi vuole studiare, lavorare o andare a farsi curare fuori dall'isola. Non promettiamo miracoli ma la concretezza della Lega arriverà presto anche in Sardegna".
SALVINI CONTESTATO A SASSARI - "Chi vuole usare i fischietti si prenda dieci migranti e vadano insieme a fischiettare, è facile fare i generosi con i quattrini degli altri". Così il vicepremier Matteo Salvini dal palco di piazza Tola, a Sassari, in risposta a un centinaio di giovani che l'hanno 'accompagnato' dalla sede della Prefettura - dove il leader della Lega ha incontrato una delegazione di pastori sulla vertenza del prezzo del latte - al palco del comizio, al grido di "la Sardegna non si lega" e intonando "Bella ciao".
SALVINI A CONTESTATORE, VAI A CASA A BERE LATTE DI PECORA - "Ma come sei maleducato a fare gestacci ragazzo mio, se fossi tuo papà non sarei contento di un bimbetto che va in piazza a fare gestacci a chi non la pensa come lui". Così Matteo Salvini ha risposto alle intemperanze di un giovanissimo contestatore dal palco di piazza Tola, nel centro di Sassari. "Vai a casa a bere il latte di pecora, che ti fa bene e cresci meglio", gli ha detto per poi aggiungere: "Sono contento che da settembre torni sui banchi di scuola l'educazione civica". Il leader della Lega ha quindi definito il gruppo che l'ha contestato all'uscita della Prefettura, improvvisando un corteo sino al luogo in cui quasi 2mila supporter lo attendevano per il comizio, "dieci sfigati".
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