Air Italy ha deciso di presentare ufficialmente l'accettazione degli oneri di servizio pubblico per volare sulle due rotte da Olbia (Olbia-Roma Fiuminicino e Olbia-Milano Linate) senza compensazione finanziaria. "Questa decisione - spiega la compagnia - è stata presa con il pieno supporto ed approvazione dei nostri azionisti". "Nonostante la Compagnia abbia cercato il supporto da più parti, l'esito è stato una serie di promesse vuote e prive di risultati - sottolineano i vertici del vettore - La decisione è stata assunta quindi in modo completamente indipendente dall'esterno, con l'obiettivo di supportare il proprio staff, proteggere il nostro investimento e garantire un duraturo futuro al nostro business".
Air Italy aveva perso la gara per tutte le rotte in continuità territoriale dalla Sardegna alla Penisola per le quali era prevista la compensazione economica: all'apertura delle buste era infatti risultata vincente Alitalia. Tuttavia, dalla pubblicazione del bando le compagnie ancora interessate, sia italiane che europee, avevano sei mesi di tempo per presentare l'accettazione degli oneri di servizio senza alcuna compensazione. Il termine scade l'8 aprile e Air Italy ha deciso di tornare in corsa con i voli da Olbia, sede del vettore. Ora si dovrà ratificare l'offerta ed è quasi certo che le rotte da Olbia verranno tolte ad Alitalia e assegnate ad Air Italy.
Nel frattempo, a febbraio Alitalia ha accettato di coprire in regime di proroga i voli da Olbia a Roma Fiuminicino e Milano Linate dall'1 al 16 aprile, periodo 'scoperto' dopo il rifiuto di Air Italy a proseguire il servizio fino alla scadenza del vigente sistema di continuità aerea. In questo modo l'assessorato regionale dei Trasporti aveva garantito i collegamenti anche nella fase di transizione tra la vecchia e la nuova continuità.
LA FILT SODDISFATTA - "Finalmente un'azione e un atto concreto di Air Italy che decide di non perdere le rotte in continuità territoriale da e per Olbia". Così il segretario della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu, che aveva auspicato questa svolta fin dall'annuncio della perdita della gara in continuità.
"Una decisione saggia per i lavoratori per i sardi e per la stessa azienda - commenta il sindacalista - Adesso attendiamo un piano industriale organico che tocchi tutti i settori nessuno escluso: dall'arrivo dei nuovi aeromobili all'apertura della base a Cagliari per consentire il rientro nell'Isola del personale trasferito, dalla strategia sulla manutenzione degli velivoli per conoscere le reali intenzioni su sul futuro dei nostri tecnici aeronautici alla soluzione per i 51 dipendenti trasferiti a Milano Malpensa".
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