Mai nessuna denuncia nei confronti dell'ex compagno, ma Romina Meloni aveva paura di Ettore Sini: una decina di giorni fa aveva confidato ad un vicino i suoi timori, dopo aver visto passare più volte la Panda del suo ex vicino alla sua casa in cui abitava con il nuovo compagno. Una vita complicata quella di Romina Meloni e di Ettore Sini. Lei con due matrimoni alle spalle e con due figli dalle precedenti unioni; lui un matrimonio fallito e un figlio adulto.
La convivenza tra i due nella casa di Ozieri, paese del quale era originaria la donna (lui invece era di Bono), era iniziata cinque anni fa. Poi la rottura a ottobre quando la donna era andata via di casa. L'agente penitenziario aveva continuato a vivere nell'abitazione dove ospita saltuariamente anche un
figlio di lei con il quale aveva tenuto buoni rapporti.
La donna nel frattempo aveva cominciato una nuova relazione con Gabriele Fois, senza però parlarne con Sini che, secondo gli inquirenti, ha continuato ad aiutare economicamente la donna, che non aveva un'occupazione stabile ma lavorava saltuariamente come operatrice socio sanitaria. E' probabile che l'uomo abbia scoperto la nuova relazione della donna solo negli ultimi tempi. Forse per chiedere spiegazioni ha tentato di contattare la donna attraverso il figlio di lei. Non riuscendoci si è presentato a casa del nuovo compagno di Romina Meloni e ha aperto il fuoco sui due.
Poi il proposito di farla finita andando nel carcere a prendere l'arma d'ordinanza. Un collega a Bade 'e Carros ha notato la sua agitazione e la corsa a tutta velocità quando con la sua auto ha lasciato il penitenziario. I Carabinieri del Nucleo investigativo di Nuoro lo hanno cercato per sei ore poi,
anche grazie ai familiari dell'uomo, lo hanno localizzato in tarda serata a Sassari, dove vagava con la pistola intorno alla cintola ben visibile a tutti: un colpo in canna e due caricatori da 15 colpi.
Ora è accusato di omicidio e tentato omicidio: domani nel carcere sassarese di Bancali l'interrogatorio di garanzia del Gip del tribunale di Nuoro. Il corpo della donna si trova all'obitorio dell'ospedale di Nuoro in attesa che il magistrato autorizzi l'autopsia. Il nuovo compagno della donna, ferito alla
testa, è in gravi condizioni all'ospedale San Francesco di Nuoro
EX HA SPARATO 5 COLPI. Dopo 5 anni di convivenza non aveva accettato la fine della relazione nell'ottobre scorso e il legame di lei con un altro uomo. Ettore Sini, il 49enne agente della polizia penitenziaria che ieri ha ucciso la sua ex Romina Meloni, di 49 anni e ha ferito gravemente Gabriele Fois, nuovo compagno delle donna e suo coetaneo, aveva avuto un primo contatto telefonico con la ex tramite il figlio di lei. Forse nel tentativo di ricucire la relazione.
Poi intorno alle 16.40, Sini si è presentato nella casa di via Napoli a Nuoro, che Fois aveva affittato a gennaio, ha suonato un campanello del palazzo facendosi aprire da una bambina e infine ha bussato alla porta dell'appartamento. Ha aperto proprio Romina che ha intuito le intenzioni del suo ex e ha richiuso la porta. Ma Sini l'ha sfondata e con la sua pistola 7.65 legalmente detenuta, ha esploso cinque colpi: quattro andati a segno. Uno mortale sul collo della donna e altri tre, di cui uno alla testa, su Fois ora ricoverato in gravi condizioni in ospedale a Nuoro. I dettagli sono stati illustrati dai carabinieri di Nuoro.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, coordinati dal maggiore Michele Cappa, comandante del Reparto Investigativo e dal maggiore Gianluca Graziani, che guida la Compagnia di Nuoro, Sini, dopo aver scaricato l'arma è andato nella sua sede di lavoro, nel carcere nuorese di Badu 'e Carros, ha prelevato la pistola d'ordinanza ed è sparito con la sua Panda a grande velocità dirigendosi verso Sassari. L'uomo, che nel corso della serata è stato raggiunto al telefono dai familiari e dai militari, ha prima manifestato propositi suicidi, poi, dopo sei ore di ricerche, è stato avvistato e arrestato dagli uomini del Nucleo Investigativo dei Carabinieri in via dei Mille a Sassari dove vagava in stato confusionale, con la pistola alla cintola. Rinchiuso nel carcere di Bancali l'uomo è stato interrogato dal Pm della Procura di Sassari Angelo Beccu, in stretto contatto con i magistrati della Procura di Nuoro, Ireno Satta e Riccardo Belfiori titolari dell'inchiesta. L'uomo ha ammesso le sue responsabilità.
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