Ichnusa rilancia l'impegno sulla difesa e il rispetto dell'ambiente inaugurando la linea dedicata "Vuoto a buon rendere". Il nuovo impianto è stato presentato in anteprima alla stampa nello stabilimento di Assemini, il più antico birrificio della Sardegna. A guidare la visita Luigi Paciulli, mastro birraio, e Alfredo Pratolongo, direttore Comunicazione e Affari istituzionali di Heineken Italia.
Il progetto che ha permesso di ridurre sempre più la quantità di vetro utilizzato e di rispettare l'ambiente fa un passo avanti. Lo storico marchio di birra sardo mantiene la tradizione e propone una nuova linea di confezionamento. Si riconosce dal tappo verde e dalla scritta "rispetto, riuso e impegno", nel collarino della bottiglia da 66 cl, il formato più venduto in Italia, ma anche da 33 e 25 cl.
E' destinato ancora per lo più ai bar e alla ristorazione. Il "Vuoto a buon rendere" permette il riutilizzo della stessa bottiglia per oltre vent'anni, si riduce sostanzialmente la quantità di vetro e si tagliano di oltre un terzo le emissioni di gas a effetto serra. Un passo avanti in direzione della filosofia sostenibile che sempre più sposa il brand.
"Con una ricaduta anche in termini di occupazione - spiega Alfredo Pratolongo - il Birrificio Ichnusa ha incrementato del 20% la forza lavoro, con l'assunzione di 16 persone a tempo indeterminato, a cui si affiancano ulteriori 30 risorse nel periodo di alta stagione. In totale lavorano oggi nel birrificio Ichnusa 97 dipendenti, con l'indotto si arriva a oltre 2000 lavoratori coinvolti". "Ichnusa è una birra che caratterizza una regione. Dal 1912 il brand unisce tradizione e innovazione, cogliendo il meglio del passato ma con lo sguardo sempre volto al futuro", sottolinea Luigi Paciulli.
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