Utile di 1.800.000 nel bilancio del Teatro Lirico di Cagliari: è il risultato dell'esercizio 2018. "Un record - dice il sovrintendente Claudio Orazi - dopo aver accantonato, a riserva, risorse per 700.000 e implementato il patrimonio netto della Fondazione". Numeri molto simili a quelli del 2017 che diventano l'occasione per precisare i motivi dell'incremento del debito registrato al 31 dicembre di due anni fa, emerso nella relazione della Corte dei conti. "Si tratta di una anticipazione bancaria - spiegano i vertici del Teatro - effettuata dall'istituto tesoriere a fronte di un credito di pari importo vantato dalla Fondazione nei confronti della Regione Sardegna, per contributi stanziati a suo favore, ma non ancora erogati, nell'anno di riferimento".
Ma l'azione del Teatro, rileva la direzione, va valutata nella lunga distanza: l'indebitamento infatti è passato dai 9.625.123 euro del 2015 agli attuali 4.404.342 euro. Tutto a verbale, come emerge dalla relazione del collegio dei revisori. Che sottolinea anche l'incremento del patrimonio netto disponibile: da 233.820 a 1.980.006 euro. Risultati conseguiti grazie all'aumento di 1,8 milioni di euro di contributo dello Stato riconosciuto dall'apposita commissione chiamata a valutare, di anno in anno, i programmi artistici attuati dalle singole Fondazioni. Dati evidenziati anche nell'ultima relazione depositata in Parlamento dalla Direzione generale dello Spettacolo.
Azioni sinergiche che hanno consentito al Teatro Lirico di Cagliari di risalire nella posizione contributiva dello Stato dal 12esimo (ultimo in classifica) all'attuale ottavo posto. Altri traguardi raggiunti richiamati da Orazi: utile di esercizio in continuo progresso e aumento dei punteggi Fus riferiti alla produzione teatrale e finalizzati al contributo ministeriale da 852 del 2015 ai 1.297 del 2019.
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