Al momento di siglare la convenzione con la Assl di Olbia per il servizio di 118 aveva presentato false dichiarazioni sulle caratteristiche dei mezzi in dotazione, ma in realtà svolgeva l'attività con ambulanze vecchie, non più idonee e con chilometraggio scalato ad hoc per rientrare nei requisiti previsti dalle norme in vigore. È la ragione per cui il presidente di una Onlus, che opera in Gallura nell'ambito degli interventi di soccorso in emergenza del 118, è stato denunciato per truffa aggravata. Le indagini coordinate dal procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, e dal suo sostituto Luciano Tarditi, sono state portate avanti dal comando provinciale di Sassari e della tenenza di Tempio della Gaurdia di Finanza, che hanno lavorato a partire dalle anomalie rilevate proprio in base alla convenzione stipulata con l'Assl.
Secondo le norme, le ambulanze non devono avere più di sei anni di immatricolazione e più di 200mila chilometri percorsi.
Al contrario, le Fiamme gialle hanno accertato che quella in servizio a Sant'Antonio di Gallura ha sette anni e quella usata a Vignola Mare ha 220mila chilometri contro gli 81mila falsamente dichiarati. Come se non bastasse, le verifiche dei militari hanno portato a constatare che i mezzi in questione operavano senza la prevista copertura assicurativa, mettendo a rischio l'incolumità dei trasportati e degli altri utenti della strada.
Si è così arrivati al sequestro preventivo disposto dalla giudice per le indagini preliminari di Tempio Caterina Interlandi per due ambulanze, un'automedica e i 152.356 euro che la Onlus aveva percepito dall'Assl di Olbia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA