La Procura di Nuoro indaga per tentata estorsione e si valuta anche l'ipotesi di istigazione al suicidio dopo il ricatto hard sul web che ha portato un artigiano nuorese di 50 anni a togliersi la vita nel reparto di Psichiatria dell'ospedale San Francesco di Nuoro, dove era ricoverato dopo un primo tentativo di suicidio in casa. L'uomo si è impiccato giovedì sera e è morto venerdì mattina in Rianimazione.
Intanto la Assl di Nuoro ha aperto una indagine interna per capire come l'artigiano sia riuscito a compiere il gesto nel bagno del reparto. "Un suicidio in ospedale - fanno sapere dalla direzione dell'azienda sanitaria - è un evento sentinella, bisogna capire come sia stato possibile che l'uomo abbia eluso la sorveglianza strettissima per un paziente in queste condizioni. Predisporremo tutti gli accertamenti del caso".
La Procura di Nuoro è al lavoro per l'acquisizione del post scritto il 26 maggio dall'uomo, sposato e con due giovanissime figlie, in cui racconta il dramma che sta vivendo ( "Vi arriveranno delle mie foto prese da una video chiamata ma non intendo cedere a nessun ricatto") e tutte le informazioni utili per capire chi ricattasse l'uomo, che non ha retto alla disperazione di vedere infangato il suo nome e quello della sua famiglia.
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