Accendere i riflettori sulla Sardegna, set ideale per cinema e tv, attraverso lo sguardo di autori e produttori dell'Isola. E' l'obiettivo con cui tre imprese sarde dell'audiovisivo, Artevideo, Mommotty, e Indòru, riunite nel progetto Lùgere - Sardinian Landscapes, si sono presentate nelle principali fiere-mercato internazionali del settore, dalla Germania alla Francia sino alla Cina. Un'azione promozionale mirata per convincere le produzioni straniere a scegliere la Sardegna per i loro film o serie tv.
Ora il progetto, che si avvale dei fondi del bando regionale Identity Lab, entra nella seconda fase. In autunno è pronto ad accogliere produttori internazionali per far vivere da vicino le emozioni e mostrare le potenzialità della Sardegna come set naturale, forte dei suoi paesaggi, luoghi identitari, tradizioni. Da Piscinas col suo mare riottoso e le distese di dune sabbiose che richiamano scenari di assolati deserti, all'Ogliastra con le sue cale a picco sul mare, sino ai villaggi-gioiello di Tratalias o di San Salvatore, le scenografie urbane da riscoprire. "In occasione del carnevale la casa di produzione francese Pico Films e La Tina Sonido della Colombia sono state invitate a visitare Ardauli, Asuni, Sorgono, Bitti, Ottana, Nuoro, Oristano e Teulada - annuncia Marco Benoni, presidente di Artevideo e responsabile del progetto - E Autunno in Barbagia sarà la tappa dell'educational tour".
Tra le opere presenti nel catalogo di Lùgere, il cortometraggio di fiction Male Fadàu del regista Matteo Incollu, di Baunei, realizzato dalle tre società dell'audiovisivo con l'apporto dell'assessorato regionale alla Cultura, Sardegna Film Commission e Isre. Una storia misteriosa che svela una Sardegna diversa da quella dell'immaginario comune, ma che allo stesso tempo la racconta attraverso le caratteristiche identitarie proprie della lingua, della cultura e dei luoghi.
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