Superare il ricovero nelle strutture di accoglienza e favorire invece il ricorso ad adozioni e affidi, favorendo così la stabilità degli affetti. E' uno degli obiettivi della proposta di legge "Fillus de Anima" presentata e illustrata dal primo firmatario Stefano Tunis (Sardegna 20Venti) con i colleghi del Misto Valerio De Giorgi e Roberto Caredda.
"Se è proprio necessario allontanare temporaneamente un minore dalla sua famiglia - ha spiegato Tunis - riteniamo che sia più giusto affidarlo a un'altra famiglia e sostenerla invece che consegnarlo alle comunità, che devono tornare ad essere la risposta estrema". La pdl potrebbe essere discussa dal Consiglio regionale già prima della manovra finanziaria. In Sardegna, ha aggiunto Tunis, "la mancanza di dati recenti la dice lunga sulla necessità che la Regione detti linee guida per i Comuni, d'intesa con i Tribunali per i minori".
Altro obiettivo fondamentale del provvedimento è infatti quello di permettere agli operatori di muoversi all'interno di un quadro normativo chiaro e definito. Come? Snellendo l'attuale sistema, limitando le lungaggini. Ancora: la norma garantisce anche il sostegno alle famiglie nella fase successiva all'adozione e durante l'affido. Prevista poi l'istituzione di un'anagrafe dei minori affidati alle comunità, della banca dati regionale delle persone disponibili per l'affidamento, di una Consulta regionale per le adozioni e gli affidi, e infine di uno sportello informativo permanente.
Alla presentazione della proposta hanno partecipato anche il senatore di Fi, Emilio Floris, e l'assessora dell'Industria Anita Pili (Sardegna 20Venti). "Per permettere agli operatori di agire in maniera uniforme e chiara - ha detto quest'ultima - la Giunta regionale, entro quattro mesi dall'approvazione della legge, dovrà emanare specifiche linee guida". Floris ha fatto notare che la pdl "si armonizza con la normativa nazionale e valorizza il sostegno alla famiglia di origine e non".
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