Torre spagnola del Poetto ancora
imbrattata a quasi due anni dal blitz con le bombolette spray.
Non street art, ma vandalismo, secondo gli ambientalisti. E la
domanda del Gruppo d'intervento giuridico (Grig) è inevitabile:
"Che cosa si aspetta a ripulirla?". Per gli ecologisti sono
stati commessi tre reati: danneggiamento, degrado di beni
tutelati con vincolo ambientale-paesaggistico, deturpamento di
bene culturale.
E allora il Grig ritorna all'attacco con una nuova richiesta
al Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di
Cagliari e al sindaco del capoluogo per "l'adozione dei
necessari provvedimenti per la ripulitura della Torre costiera e
la restituzione allo stato originario".
Contatti avviati tra istituzioni ma lo sfregio rimane. "A
Orosei - questa la considerazione finale dell'associazione - lo
scempio sulle rocce di Cala Liberotto è stato ripulito in pochi
giorni (aprile 2019), ad Alghero l'analogo vandalismo sulle
rocce di Capo Caccia è stato cancellato a tempo di record dopo
un paio di giorni (luglio 2019)".
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