di Maria Giovanna Fossati
Calci, pugni, schiaffi, violenze sessuali e umiliazioni di ogni genere. Aguzzini minorenni che si scagliavano su altri ragazzini, tutti ospiti di una comunità di recupero della provincia di Nuoro, con aggressioni verbali e fisiche e minacce di morte anche all'indirizzo degli stessi educatori. Tra le vittime, un ragazzo autistico e una ragazza che ha subito abusi di tipo sessuale. I bulli erano quattro: sono stati arrestati questa mattina dalla Polizia di Stato - per due sono scattati i domiciliari - con accuse pesanti come macigni: sequestro di persona, estorsione, violenza sessuale, stalking, maltrattamenti, lesioni e danneggiamento. Le indagini sono partite nel gennaio scorso dalla Squadra Mobile di Nuoro, coordinata dalla procuratrice della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Sassari Luisella Grazia Fenu, e hanno consentito di documentare come i giovanissimi aguzzini, con i loro comportamenti violenti e aggressivi, avevano creato all'interno della comunità un clima di paura e tensione, tale da indurre le vittime a cambiare le proprie abitudini. L'input che ha fatto scattare l'inchiesta è arrivato quando il ragazzino autistico viene portato al Pronto soccorso a seguito dell'ennesima aggressione: sono i medici che lo visitano a denunciare le violenze subite, numerose e continuate, fatte di calci, pugni e schiaffi, di mani attorno al collo per simulare uno strangolamento che comunque provoca vistose lesioni. In alcuni casi la vittima è stata è stata costretta a consegnare ai suoi persecutori del denaro, 10 o 20 euro che il ragazzino si procurava chiedendo l'elemosina in strada su loro richiesta. In un'altra circostanza i quattro hanno sfondato a calci la porta della sua stanza, scaricando all'interno il contenuto di un estintore, imbrattando gli arredi e gli effetti personali. Spesso, poi, veniva svegliato in piena notte con dei gavettoni d'acqua: un incubo senza fine, una situazione di terrore costante che ha destabilizzato tutti gli ospiti e gli stessi educatori. Tre dei quattro minori sono indagati anche per il reato di sequestro di persona ai danni del giovane autistico per averlo rinchiuso nella sua stanza e sottoposto a sevizie. Due, inoltre, sono accusati di violenza sessuale aggravata ai danni di una minorenne ospite della struttura: agli inizi di agosto, dopo aver ricevuto messaggi vocali e insulti sul suo profilo Instagram, è stata costretta a subire atti sessuali, interrotti dal provvidenziale intervento di un operatore della comunità. Le indagini della Squadra Mobile proseguono. Al momento non si segnalano indagati tra le persone adulte che seguivano i ragazzi, vittime loro stesse del gruppo violento in un luogo deputato alla cura del disagio che invece ha prodotto altri e più gravi disagi.
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