Voci di donna per "Su Connottu",
in scena venerdì 20 settembre alle 19 a Villa Pollini, a
Cagliari, nella moderna rilettura proposta da Il Crogiuolo sotto
le insegne del Cedac in collaborazione con la Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana
di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna.
Una versione al femminile - affidata alle attrici Rita Atzeri
(che ha curato anche l'adattamento del testo), Maria Grazia
Bodio, Isella Orchis e Gisella Vacca sulla colonna sonora
eseguita dal vivo dal polistrumentista Nicola Agus - dello
storico spettacolo della Cooperativa Teatro di Sardegna, dal
dramma in due atti di Romano Ruju riscritto per la scena da
Gianfranco Mazzoni e impreziosito dalle poetiche "ballate" di
Francesco Masala.
Una pièce emblematica ispirata alla rivolta popolare
scoppiata a Nuoro il 26 aprile del 1868 contro la
privatizzazione delle terre voluta dal consiglio comunale della
città sulla base della famigerata legge delle Chiudende, che
avrebbe privato i poveri e i meno abbienti di una fondamentale
fonte di sostentamento. Paskedda Zau (al secolo Pasqua Selis
Zau) è l'eroina di quella epica giornata, in un risveglio della
coscienza sociale dettato dai soprusi, dalla fame e dalla
disperazione: al grido de "A su connotu!" la folla invase il
municipio per dar fuoco alle carte, nel tentativo di distruggere
i documenti che sancivano la vendita all'asta dell'agro
pubblico.
"Su Connottu" è un racconto corale, riproposto in forma di
mise en éspace en plein air nel giardino di Villa Pollini, sede
della Soprintendenza, per l'evento organizzato dal Cedac sotto
l'egida del Mibac. Sotto i riflettori Maria Grazia Bodio e
Isella Orchis insieme con Rita Atzeri e Gisella Vacca che
presteranno corpo e voce ai protagonisti di una vicenda
fortemente legata alla memoria collettiva e all'identità del
popolo sardo. Un'opera densa di pathos, una cronaca avvincente
delle animate riunioni del consiglio comunale con l'esposizione
dei pareri contrastanti degli esponenti delle diverse correnti
politiche, fino alla decisione finale e alle intempestive
dimissioni del sindaco, prologo all'esplosione della rivolta.
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