"Lai, Italy, Gold medal". Lai,
Italia, medaglia d'oro. L'ha detto il giudice di gara dopo il
colpo decisivo che ha regalato a Oreste Lai, di Sestu, tesserato
per Fiamme oro, il titolo di campione del mondo di Para Trap
Pt1, tiro a volo paralimpico.
Un successo con thrilling finale colto dall'altra parte della
Terra, in Australia. L'avversario, il gigante buono finlandese
Juha Myllymaki, aveva in canna il colpo del match point. Lai ha
mancato il primo tiro allo shout off. Ma il nord europeo, che
poteva chiudere lì la partita, ha sbagliato anche lui. Al
secondo round Lai non ha fallito. Myllymaki, invece, sì. "La
medaglia d'oro - queste le prime parole dell'atleta sestese-
appartiene a tutti, soprattutto alla Sardegna".
Un lieto fine dopo sei mesi in cui è successo un po' di tutto.
Dall'infortunio al femore ad aprile alla vittoria al Gran Prix
Internazionale FITAV con il fastidioso tutore come compagno di
sfide, dopo che nei giorni precedenti aveva fallito il 15/o
titolo italiano della sua carriera.
Poi il quarto posto alla Coppa del Mondo di Para-Trap a
Osijek, in Croazia. E infine la preparazione per l'appuntamento
di Sidney, il più importante della stagione. "Lo sport dà
emozioni - racconta Lai - mi fa scordare la disabilità, non la
senti proprio. Ti permette di vivere delle esperienze uniche
perché tutto è possibile". Un titolo mondiale cercato, grazie
anche allo studio dei dettagli "Senza il lavoro di squadra non
si vince. Due settimane prima del mondiale seguo un lavoro
mirato sia con il direttore tecnico delle Fiamme Oro Pierluigi
Pescosolido, e il suo collega Ricardo Rossi sia con il CT della
nazionale. Ci soffermiamo soprattutto sulla concentrazione da
sfruttare nell'atto conclusivo della gara perché a volte mi è
venuta a mancare. E anche sulle cartucce".
Niente Paralimpiadi, purtroppo. "Con questo risultato avrei
avuto le carte in regola per Tokio 2020. Purtroppo
l'introduzione della nostra disciplina è prevista dal 2024".
Riposo totale, ma mica poi tanto. "A gennaio si riparte con la
Coppa del Mondo negli Emirati. Se figurerò tra i convocati mi
preparo per quelli, altrimenti mi allenerò per gli appuntamenti
2020 previsti dal calendario".
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