Subito un tavolo permanente al
Ministero dello sviluppo economico per risolvere la vertenza del
porto industriale di Cagliari, dopo la cassa integrazione dei
lavoratori del Cict. È la richiesta al Governo di Uil e Cgil,
che hanno annunciato anche, per il 14 novembre, un sit-in a Roma
proprio davanti al Mise. "Riteniamo - spiegano i sindacati - che
le problematiche, i cui effetti si riverberano drammaticamente
su centinaia di lavoratori e sullo sviluppo dell'economia
regionale, debbano essere esaminate in un'unica cabina di regia
e non secondo logiche particolaristiche e settoriali che, di
fatto, impedirebbero di addivenire a concrete ed efficaci
soluzioni".
Appello anche al presidente della Regione Christian Solinas.
"Vorremmo conoscere gli intendimenti e le strategie del governo
regionale in merito al rilancio del Porto industriale nel suo
ambito internazionale e dell'attività principale di
Transhipment, settore trainante per l'industria e i trasporti
delle merci via mare perché unico collegamento diretto della
Sardegna con il resto del mondo, attraverso il quale poter
creare concrete basi per un vitale sviluppo dell'economia del
territorio".
Cgil e Uil insistono: "Crediamo che esistano validi strumenti
- spiegano - che possono essere messi in campo per attrarre
investitori, attraverso il coinvolgimento di un advisor
internazionale del settore dello shipping che sia partner della
Regione nell'interesse politico di rilancio del Porto e quindi
del territorio, la proroga del contratto di localizzazione
prossimo alla scadenza, lo studio finalizzato al reperimento di
ulteriori fondi propedeutici all'ammodernamento infrastrutturale
(nuove gru di banchina in primis)".
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