La cimice asiatica sta mettendo in difficoltà le produzioni orticole e frutticole creando problemi e preoccupazioni fra le imprese agricole della Sardegna. Per chiedere soluzioni immediate, sia per contrastare il nuovo flagello delle campagne, sia per aiutare economicamente le aziende colpite, la Cia Agricoltori Sardegna ha inviato una lettera al presidente della Regione, Christian Solinas, affinché si faccia portavoce con il Governo nazionale della situazione e delle preoccupazioni del comparto agricolo. Un invito in sintonia con quanto già richiesto alla Ministra Bellanova dalle federazioni Cia di Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Piemonte.
"Anche in Sardegna, la cimice asiatica sta causando danni alle produzioni agricole in entità tale da mettere a rischio la sopravvivenza di numerose aziende, oltre a creare notevoli problemi all'intera filiera a valle della produzione", spiega il presidente regionale dell'organizzazione, Francesco Erbì. "Pur apprezzando l'annuncio della Ministra del Mipaaf Teresa Bellanova della disponibilità di 80 milioni di euro nel triennio - aggiunge - si ritiene tale importo inadeguato e del tutto insufficiente; occorre che il Governo si faccia carico della gravità del problema e agisca coerentemente". Tra le altre richieste "l'immediata sospensione dei mutui; l'istituzione di un fondo di rotazione per proseguire l'attività". E ancora: "agire nei confronti delle competenti autorità dell'Ue per confermare l'utilizzo per l'anno prossimo della sostanza chimica Metile, l'unica che allo stato assicura un parziale controllo della cimice - sostiene ancora Erbì - e rendere possibile l'immissione in pieno campo già dall'inizio della prossima primavera dell'antagonista, noto come vespa samurai".
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