Tari più bassa rispetto all'anno scorso di quasi il 5%. Ma Cagliari, per quanto riguarda la spazzatura, è tra le più care d'Italia: tra i capoluoghi è al secondo posto nella classifica nazionale dietro Catania, con 490 euro. In generale la Sardegna non sorride: 345 euro la spesa media a famiglia nell'isola nel 2019, 45 euro in più rispetto alla media nazionale. Sono i nuovi dati dell'Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva. In Sardegna, a parte Cagliari, tariffe stabili e leggermente in rialzo. Ad esempio Carbonia: aumento dei costi del 6% e Tari a 332 euro. Spese invariate a Nuoro: si rimane a quota 335 euro. Rifiuti meno cari a Oristano (296 euro) e a Sassari (272).
Per quanto riguarda la raccolta differenziata, si va dal 28,9% di Cagliari (mai dati si riferiscono al 2017 quando non era ancora decollato il porta a porta) al 78,4% di Oristano. Sempre secondo la ricerca più di due famiglie su tre (precisamente il 68,2%) ritengono di pagare troppo per la raccolta dei rifiuti. La percentuale sale all'83,4% in Sicilia, segue l'Umbria con l'80,2%, la Puglia con il 79,1%, la Campania con il 78,4%.
Solo il 60% delle amministrazioni comunali o delle aziende che gestiscono il servizio ha elaborato e reso disponibile la Carta dei servizi. Solo due su tre indicano il tipo di raccolta effettuata, la metà esplicita la frequenza con cui è effettuata. E al cittadino è ancor meno dato a sapere - indica Cittadinanzattiva - con quale frequenza vengono igienizzati i cassonetti (lo indica appena il 47% delle Carte), pulite le strade (37%) o svuotati i cestini per strada (25%).
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