di Andrea Frigo
Una partita di calcetto, la preparazione di gustose pietanze con chef del calibro di Luigi Pomata, William Pitzalis e Angelo Ghiani e poi tutti insieme per il pranzo: detenuti, operatori, familiari e tanti ospiti. E' stata un successo la "Giornata solidale" organizzata nel carcere minorile di Quartucciu, diretto da Enrico Zucca, con la collaborazione della Fondazione "Carlo Enrico Giulini" e il Cagliari calcio.
L'idea è nata due anni fa e questa attività sperimentale - hanno spiegato i promotori - ha ottenuto un riscontro altamente positivo sia dai ragazzi e operatori dell'istituto, sia dalle realtà esterne che hanno partecipato alle varie iniziative. "L'istituto - ha detto il direttore Zucca - ospita attualmente 16 ragazzi. La durata media di permanenza nella nostra struttura è da sei mesi a un anno, ma ci sono anche i casi di lunghe condanne. Fondamentale è il ruolo della Polizia penitenziaria, guidata dal commissario Alessandro Caria. Tutto questo è possibile naturalmente grazie all'impegno e alla buona volontà dei ragazzi - ha concluso il direttore dell'Ipm di Quartucciu - che partecipano con interesse a tutte le attività, dal laboratorio di falegnameria, alla lavanderia sino alla cucina. E tanto sport".
I giovani detenuti - che per legge possono restare nel carcere minorile sino ai 25 anni di età - qui sono impegnati in molteplici attività. L'obiettivo principale è, naturalmente, la rieducazione. Hanno tutti - nonostante la giovane età - terribili storie personali alle spalle, alcuni di loro devono scontare anche lunghe condanne, ma il clima che si respira all'interno dell'istituto è distensivo. I ragazzi sorridono, fanno gruppo. Chi non gioca a calcetto sta in tribuna a fare il tifo per gli altri.
"Abbiamo creato un format - afferma Giovanni Pasculli della Fondazione Giulini - che potrebbe essere esportato in altri istituti. Siamo orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare in questi anni. Non è facile organizzare eventi del genere, con tutta la burocrazia e le difficoltà che possono esserci in un istituto con detenuti minorenni, ma questi ragazzi ci stando dando grandi soddisfazioni e continueremo a fare di tutto per farli trovare pronti quando usciranno da qui".
Grazie al corso tenuto dallo chef e pizzaiolo Angelo Ghiani, i giovani detenuti hanno imparato a fare la pizza e ogni sabato i più bravi cucinano per tutti gli altri. Per la festa dell'Immacolata William Pitzalis, chef del Cagliari calcio e molto impegnato nel sociale, ha chiamato a raccolta numerosi colleghi. Dal cous cous preparato da Luigi Pomata, alle 'panade' di Maria Carmela Mereu di Assemini, al delizioso brasato cucinato dallo chef "Cozzina" di Videolina - al secolo Pierpaolo Argiolu - sino alle pizze di Ghiani (e dei ragazzi naturalmente) e ai tanti dolci, è stato un trionfo di sapori dopo la partita di calcetto tra la squadra degli chef, capitanata dallo stesso Pitzalis con lo staff cucina del club rossoblù composto da Marco Abis e Alberto Cabras, contro i ragazzi dell'Istituto. "E' la quarta volta che organizziamo un evento del genere - spiega Pitzalis - e riuscire nell'impresa non era così scontato. Ogni volta è un arricchimento diverso, ma tutti noi siamo qui per insegnare qualcosa a questi ragazzi e sono convinto che la cucina possa rappresentare per loro un'alternativa alla strada".
Hanno cucinato per la "Giornata solidale" Tony Perseo vicepresidente della federazione cuochi, Gabriella Narciso Scuola di cucina "Il Giardino dei piaceri", Tommas Ennas, l'albanese Kafexhi Lisander, Mauro Olivieri ("Chaplin" Costa Rei), Davide Bonu ("Impasto"), Falchi di "Vitanova", Giuseppe Falanga, Andrea Ligas ("S'incontru"), Manunza Nicola chef, Alberto Sanna, Federico Ravot ("Ristorante Niu"), Maria Carmela Mereu maestra delle panade proloco di Assemini, Domenico Sanna "Sa Scolla", Giorgio Borrelli ("Caffè Valentina"), Omar Arras "Pizzeria Arras" di Olmedo, Leonardo Marongiu "Hub Ristorante", chef Michele della "Fattoria Cuscusa", Leonildo Contis "Contis Banqueting", Massimo Ferrara "Maklas", Davide Piras "Hotel Regina Margherita", Mauro Ladu "Abbamele" di Mamoiada, Marina Ravarotto ("Chiaroscuro") e Salvatore Camedda ("Somu").
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