Un muratore romeno di 35 anni è stato
arrestato dai carabinieri di Olbia per maltrattamenti in
famiglia dopo avere per mesi minacciato e picchiato la compagna
50enne davanti al loro figlio di appena 1 anno.
L'arresto è scattato grazie all'entrata in vigore del
cosiddetto "Codice Rosso", dato che la donna, terrorizzata dal
convivente, non ha mai presentato denuncia. Le indagini nei
confronti dell'uomo sono iniziate nel marzo scorso, quando i
vicini di casa della coppia hanno chiamato il 112 per segnalare
un forte litigio nell'abitazione della famiglia. Al loro arrivo
i militari della Sezione Radiomobile del Reparto territoriale di
Olbia, hanno costatato che il 35enne aveva picchiato la compagna
colpendola con un pugno al volto e provocandole un trauma
facciale e la rottura di un dente. In quell'occasione l'uomo era
stato denunciato per maltrattamenti famigliari e lesioni
personali.
A luglio i carabinieri sono intervenuti un'altra volta in
soccorso della donna, che per sottrarsi alle botte del
convivente, si era rifugiata a casa dei vicini. Anche in questo
caso la 50enne era stata colpita con pugni alla testa, come
aveva certificato la guardia medica. A questo punto la Procura
di Tempio Pausania ha incaricato i carabinieri della Stazione di
Olbia di svolgere ulteriori indagini, dalle quali è emersa la
situazione di violenza e soprusi in cui la donna era costretta a
vivere. Il gip ha quindi disposto l'arresto del muratore che ora
è rinchiuso nel carcere di Nuchis.
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