Si stanno muovendo da Trapani i mezzi navali antinquinamento che interverranno sulla costa di Sant'Antioco dove sabato sera si è incagliato sugli scogli il mercantile Cdry Blue. Secondo quanto si è appreso, gli armatori avrebbero già incaricato una azienda straniera per lavorare sulla nave appena le condizioni meteo marine lo permetteranno.
COSTA, MONITORAGGIO COSTANTE - "Le condizioni della nave mercantile, incagliatasi sabato a sud della Sardegna, sono monitorate minuto per minuto da uomini e mezzi messi in campo dalla Guardia Costiera di Cagliari. Dopo aver salvato i 12 membri dell'equipaggio, sono in corso i controlli nell'ambito delle operazioni di disincaglio e contenimento degli idrocarburi presenti a bordo della Cdry Blue". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa a proposito del cargo italiano Cdry Blue finito sugli scogli a Sant'Antioco.
Il Reparto ambientale marino, in collaborazione con la centrale operativa del Comando generale della Guardia Costiera, informano costantemente il ministro sugli esiti delle attività operative e continuano a pattugliare gli specchi acquei dove è avvenuto l'incaglio in attesa che l'unità antinquinamento della Castalia Supply Vessel Falisca, per conto del Ministero dell'Ambiente, giunga già questa sera nell'area dove si trova la nave incagliata.
IL SINDACO, "C'E' UNA MACCHIA OLEOSA" - "L'imbarcazione è danneggiata, ha avuto piccoli sversamenti di gasolio, ma per fortuna il colpo sugli scogli sembra non avere intaccato i serbatoi che si trovano sul lato meno esposto. Pare che la chiazza oleosa sia circoscritta attorno alla neve". Così il sindaco di Sant'Antioco, Ignazio Locci, che sta seguendo l'evolversi della situazione da sabato sera, quando il mercantile Cdry Blue si è incagliato sugli scogli .
"Siamo moderatamente fiduciosi e abbiamo visto le istituzioni statali che si sono mosse con rapidità - aggiunge - ora abbiamo bisogno di altrettanta tempestività perché si intervenga un minuto dopo che le condizioni meteo-marine lo consentano. Attualmente su quel versante ci sono raffiche di vento con punte di 50-60 nodi che non consentono le operazioni di recupero". Locci è in costante contatto anche con tutti i sindaci dei Comuni che insistono sul Golfo di Palmas, preoccupati che la chiazza possa spostarsi verso le coste e le spiagge del sud ovest della Sardegna.
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