Via libera dalla Giunta regionale al disegno di legge sul riordino del sistema energetico in Sardegna. Nel testo, 24 articoli in tutto, si ritrovano le modalità di approvazione e revisione del Piano energetico ambientale regionale della Sardegna (Pears), che definisce le priorità, gli obiettivi e la loro attuazione in un orizzonte temporale di almeno un decennio, e dei Piani d'azione per l'energia sostenibile e il clima (Paesc) adottati dagli enti locali. Viene, inoltre, istituito il Reddito energetico regionale, che prevede incentivi ai cittadini (con particolare attenzione alle famiglie e alle fasce più deboli) per l'acquisto e installazione di impianti per la produzione energetica da fonte rinnovabile, a fronte di accordi con il Gestore dei servizi energetici (Gse) per lo scambio dell'energia elettrica prodotta: stanziati 5 mln. Prevista poi l'esenzione del bollo per le auto elettriche, ibride o a metano e per tutti i mezzi destinati al trasporto collettivo immatricolati in Sardegna.
Nuove regole anche per le autorizzazioni degli impianti per la produzione di biometano e per la realizzazione di infrastrutture di stoccaggio e trasporto del Gnl non destinate all'alimentazione delle reti delle reti di trasporto del gas, e si punta sulla promozione e sull'istituzione delle Comunità energetiche costituite da soggetti pubblici e privati per la produzione di energia da fonti rinnovabili per l'autoconsumo e l'aumento dell'efficienza e del risparmio energetico.
"Un Piano energetico al passo con le normative europee che punta alla produzione sempre più consistente e tecnologicamente avanzata di energia verde e che permetterà un risparmio significativo per le famiglie e le imprese", ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas. "Ci dotiamo di uno strumento innovativo di pianificazione energetica che consente di dare risposte in termini di contenimento dei costi alle aziende e ai cittadini sardi", ha osservato l'assessore regionale dell'Industria, Anita Pili.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA