Troppo gravi le conseguenze delle ferite inferte agli organi vitali dalla coltellata al ventre sferratagli dal suo coetaneo e rivale al termine dell'ennesima lite, avvenuta la notte tra Natale e Santo Stefano nella discoteca Blue Star di Ossi. La conferma arriva dall'autopsia eseguita dal medico legale Francesco Serra sul corpo di Giovanni Fresi, il 26enne di Sassari morto il pomeriggio del 26 dicembre scorso nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Santissima Annunziata, dove era stato ricoverato in gravissime condizioni dopo un intervento chirurgico che non è servito a salvargli la vita.
Intanto nel palazzo di giustizia di Sassari Giuseppe Dibo Elias, il coetaneo di Ittiri fermato qualche ora dopo l'accoltellamento compiuto intorno alle 4 del mattino con l'accusa di omicidio volontario, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Assistito dal suo difensore, avvocato Gabriele Satta, il giovane ha scelto di non rispondere alle domande del gip Michele Contini, che dovrà ora decidere sulla convalida del fermo richiesta dal sostituto procuratore Angelo Beccu.
Due le piste seguite per fare chiarezza sul movente del delitto: screzi per debiti mai saldati o una ragazza contesa, l'ex fidanzata 19enne dell'arrestato per la quale la vittima avrebbe manifestato dell'interesse. Sentita dai carabinieri, la giovane ha però smentito di essere lei l'origine della lite sfociata nel sangue: "Io con questa storia non c'entro niente, c'erano altri problemi irrisolti. Con Giuseppe non stavamo più insieme da un mese, mi aveva lasciata lui", questa la sua versione, che ora gli investigatori dell'Arma stanno vagliando. Di certo tra i due 26enni c'erano vecchie ruggini: ogni volta che si incontravano era l'occasione per cercare di regolare i conti. Sino al tragico epilogo della notte tra Natale e Santo Stefano.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA