Umiliata e zittita pubblicamente, più volte, anche quando era incinta. La vice sindaca di Valledoria, Claudia Spezziga, dimessasi nei giorni scorsi dopo essere stata offesa da un consigliere della maggioranza ("Lei non conta un c...", aveva detto), ha raccontato al quotidiano La Nuova Sardegna il clima che da un paio d'anni ha subito in Consiglio comunale.
Uno degli episodi risale a due anni fa, quando la vice sindaca, all'epoca in attesa di un bambino, provò a difendere l'organizzazione del festival musicale Rock n' beer, e fu messa a tacere in malo modo dal primo cittadino, Paolo Spezziga, contrario alla location scelta per l'iniziativa. "Mi umiliò davanti a tutti", racconta la vice sindaca dimissionaria. E non fu la sola e unica volta. Nell'ultima seduta del Consiglio comunale, sempre il sindaco ha zittito Claudia Spezziga che chiedeva di sentire il parere dell'aula su una discussione all'ordine del giorno: "Il Consiglio lo dirigo io, le dispiace?", le avrebbe detto il suo omonimo per metterla a tacere. "Sono andata via molto amareggiata e non ho partecipato nemmeno alla riunione di Giunta successiva", spiega ancora Claudia Spezziga.
Ora le sue dimissioni sono diventate un caso a Valledoria: senza il suo appoggio non esiste più una maggioranza e il sindaco rischia di saltare. E sulla frase "Lei non conta un c...", ha chiarito: "Ho già perdonato il consigliere perché so che non l'avrebbe mai fatto di sua spontanea volontà. E' chiaro che il mandante di quella frase è qualcun altro. E non ce l'ho nemmeno col resto della maggioranza".
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