Ai fenomeni della denatalità e dello spopolamento la Regione risponde con "La famiglia al centro", progetto finanziato con 1,2 milioni di euro nato grazie a una convenzione con l'Anci.
L'iniziativa si articola su cinque azioni. Innanzitutto l'istituzione di 23 centri per le famiglie (17 già attivati negli ultimi mesi), distribuiti su tutto il territorio regionale, che funzioneranno da punto d'ascolto con il compito di assistere i nuclei, raccordare i servizi già presenti sul territorio e promuovere reti con il mondo delle associazioni e delle imprese. Poi, la realizzazione di 50 laboratori su temi specifici (come sostegno alla genitorialità, educazione, mediazione famigliare) con il supporto di professionisti.
Oltre a ciò, l'istituzione di un help desk per la promozione e l'informazione sulle attività delle politiche sociali sul territorio e l'organizzazione di attività di formazione in materia di benessere della famiglia e di politiche assistenziali rivolte agli amministratori locali.
"Negli ultimi anni - ha commentato oggi l'assessore della Sanità Mario Nieddu - abbiamo assistito a una progressiva crisi della famiglia. Il calo del numero delle nascite ha portato la Sardegna a essere una delle regioni con il tasso di natalità più basso in Italia. Puntare sui servizi per il sostegno delle famiglie significa mettere in campo strumenti per contrastare con forza e invertire il trend d'invecchiamento e spopolamento della nostra Isola. Con questo progetto ci rivolgiamo non solo alle famiglie in situazioni di emergenza o dove è presente un disagio - ha concluso Nieddu - vogliamo anche promuovere il benessere a tutto campo e dare punti di riferimento ai territori e alle comunità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA