Fatturato in calo dell'80% nel solo mese di marzo, produzione e promozione ferme. L'editoria libraria sarda è in ginocchio a causa dell'emergenza Covid 19 e l'associazione editori lancia l'allarme: "Se non saranno prese immediate misure di sostegno del settore, escluso dalle misure del decreto "Cura Italia", il rischio di un collasso per l'intero comparto sarà forse inevitabile".
Dice la presidente di Aes Simonetta Castia: "Vorremmo confrontarci con la Regione cui abbiamo chiesto un intervento straordinario senza avere però alcuna risposta. Chiediamo anche attenzione e consapevolezza del ruolo che riveste il libro per la nostra isola e per la cultura in genere, così come per le numerosissime professionalità coinvolte". L'aspettativa è che "la Regione individui un bonus per i dipendenti o collaboratori esterni delle case editrici e delle librerie, l'estensione alla nostra categoria delle misure adottate per tutto il settore della Cultura".
Aes - che riunisce 26 editori, corrispondenti al 90 % della produzione libraria dell'Isola - si appella anche all'Adei (Associazione degli editori indipendenti) per promuovere le esigenze dei comparti territoriali a livello nazionale. La richiesta è quella di mettere urgentemente in atto delle misure di carattere eccezionale. In particolare, spiega Castia, "ci attendiamo una dotazione straordinaria di risorse aggiuntive rispetto al magrissimo capitolo di spesa di bilancio e il ripristino, dopo tanti anni di sospensione, di un fondo per l'acquisto copie, ai sensi dell'articolo 4, da destinarsi alle biblioteche sarde".
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