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Fratelli uccisi, per uno fatale fucilata a volto

Fratelli uccisi, per uno fatale fucilata a volto

7 ore autopsia, per l'altro corpo contundente

CAGLIARI, 07 aprile 2020, 10:12

Redazione ANSA

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++ Fratelli uccisi in Sardegna, ritrovati i corpi ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

++ Fratelli uccisi in Sardegna, ritrovati i corpi ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA
++ Fratelli uccisi in Sardegna, ritrovati i corpi ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

Uno è stato ucciso con un colpo di fucile al volto, il secondo colpito alla testa con un oggetto contundente, forse il calcio della stessa arma. È quanto trapela dall'autopsia sui due fratelli di origine calabrese, Massimiliano e Davide Mirabello, di 35 e 40 anni, scomparsi da Dolianova, sud Sardegna, il 9 febbraio scorso e i cui corpi sono stati ritrovati sabato scorso dopo la confessione di Joselito Marras, il vicino di podere 57enne arrestato il 20 marzo inseme al figlio Michael, di 27, quali responsabili del duplice delitto.
L'esame autoptico, condotto dal medico legale Roberto Demontis, è durato quasi sette ore. Agli accertamenti hanno partecipato anche i consulenti del collegio difensivo composto dagli avvocati Maria Grazia Monni, Patrizio Rovelli e Fabrizio Rubiu. "L'autopisia ha confermato integralmente la ricostruzione dei fatti contenuta nell'interrogatorio di Joselito Marras", hanno detto all'ANSA i legali.

APPELLO FAMILIARI PER RIPORTARE SALME IN CALABRIA. Un appello alla popolazione affinché possa contribuire a far tornare i corpi dei suoi fratelli nella città di origine: San Gregorio d'Ippona, nel Vivonese. È quello lanciato da Eleonora Mirabello, sorella di Massimiliano e Davide, uccisi in Sardegna da due persone dopo una lite avvenuta il 9 febbraio scorso. I loro corpi sono stati ritrovati lo scorso weekend tra i cespugli in un terreno agricolo poco distante dalla loro casa a seguito della confessione di uno dei presunti autori, Joselito Marras, vicino di casa dei due vibonesi con il quale i rapporti erano tesi da diverso tempo. E all'appello ha risposto l'agenzia funebre Baldo con una raccolta fondi avviata su Facebook per il rientro delle salme dei fratelli. E l'iniziativa è stata accolta con favore dalla popolazione visto che dei 10mila euro necessari per il trasporto delle salme a Vibo, ne sono stati raccolti in poche ore già quasi 4mila. "Visto che molte persone mi stanno chiedendo dove verranno sepolti i nostri fratelli - scrive Eleonora su facebook - vi comunichiamo che appena la procura ci darà le loro salme, li riporteremo a casa, li porteremo in Calabria a San Gregorio, la nostra terra. Vogliamo che sappiate che li porteremo a casa. Adesso abbiamo bisogno di voi, aiutateci a riportarli a casa. Noi da soli non riusciamo ad affrontare tutte le spese. Per portarli dalla sardegna a casa ci vogliono un sacco di soldi; chi può farlo, ci aiuti.

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