Raccontare i mutamenti di un
piccolo centro per bocca di chi ha fatto parte della sua
comunità, assistendo da protagonista alle sue profonde
trasformazioni, per descrivere i cambiamenti di un'isola intera.
È l'intento giornalistico, culturale e artistico di "Padria, il
documentario", un docufilm firmato dal giornalista Marco Cossu,
dall'ingegnere Danilo Fois e dall'agente di commercio Salvatore
Mele.
Il documentario è fruibile liberamente su youtube (al link
https://www.youtube.com/watch?v=ZieugIuj_N8) ed è dedicato a
tutti gli anziani deceduti a causa della pandemia prodotta dalla
diffusione del contagio da Coronavirus. "Migliaia di anziani
hanno perso la vita in questa emergenza, il virus si accanisce
sui custodi della nostra memoria, ecco perché abbiamo deciso di
rendere accessibile il nostro documentario proprio in questo
momento e di dedicarlo a chi non c'è più", spiega Marco Cossu.
"Tra l'altro tante persone in questo momento sono lontane dai
propri genitori e dai propri nonni - aggiunge - e questo è un
modo per far sentire a casa chi è lontano dai propri affetti".
"Padria, il documentario", è realizzato sulla base delle
interviste agli ultraottantenni del paesino del Meilogu, circa
630 anime, uno dei tanti piccoli centri a rischio estinzione,
che combatte da anni la sua battaglia contro lo spopolamento.
Trenta anziani raccontano la loro infanzia e spiegano come sia
cambiato il paese nel corso degli anni, offrendo uno spaccato
della società isolana dagli anni Venti agli anni Cinquanta del
secolo scorso. Condizioni di vita, giochi dell'infanzia,
conformazione urbanistica del centro abitato, vita di campagna,
cucina, guerra, svaghi e divertimenti: il racconto corale
s'intreccia attorno alle note Gavino De Lunas, padriese
illustre, tra i massimi esponenti del canto e della poesia
sarda, cui il paese dedica ogni estate un importante concorso
poetico. Le interviste, realizzate tra il 2018 e 2019, sono in
sardo logudorese e sono sottotitolate in italiano.
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