Ristoranti chiusi per emergenza
coronavirus. Ma i fornelli in cucina si possono accendere lo
stesso per offrire un pasto a chi è in ginocchio per la crisi
economica innescata dal Covid19. Fipe Confcommercio Sud Sardegna
ha attivato da oggi il servizio "Cucino io per te". È
un'iniziativa promossa da alcuni ristoratori cagliaritani in
collaborazione con il Corpo Militare Volontario della Croce
Rossa Militare. Trenta ristoratori coinvolti: produrranno
quotidianamente 50 pasti per 30 giorni. "In questi giorni siamo
alle prese con uno dei momenti più difficili della nostra vita
imprenditoriale - ha spiegato il rappresentante di Fipe
Confcommercio Sud Sardegna Emanuele Frongia - l'incertezza del
Governo sulle azioni che verranno messe in campo in futuro e sui
tempi di una riapertura possibile, ci impediscono oggi di
programmare, studiare e preparare una ripartenza, tutti siamo in
stand-by. In questa situazione, tante persone a Cagliari e nelle
zone limitrofe si trovano senza la possibilità di avere un pasto
caldo. Alcuni di loro si trovano in questo momento da soli in
quarantena in quanto positivi e impossibilitati anche ad avere
un supporto umano e psicologico". Solidarietà aperta: c'è sempre
la possibilità di unirsi ai 30 ristoratori che hanno iniziato
oggi a preparare i pasti. "Una straordinaria prova dei
ristoratori aderenti a Confcommercio - ha commentato il
presidente di Confcommercio Sud Sardegna Alberto Bertolotti - le
aziende e la nostra organizzazione in prima linea perché da
tutto questo grande pasticcio non ci sfuggano gli insegnamenti
più importanti e cioè il rispetto per il prossimo ed il fatto
che non se ne uscirà veramente se ognuno di noi, pur colpito
duramente, non tenderà la propria mano al prossimo in ogni modo
in cui avrà disponibilità per farlo".
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