Tiscali, sotto la presidenza di Alberto Trondoli e la guida di Renato Soru punta a raggiungere l'utile nel 2022. Sono gli obiettivi del nuovo piano 2020-2022, che si basa su una strategia di "focalizzazione sui prodotti rivolti alla clientela consumer e in particolare al segmento della Fibra" ma "riduce gli impegni di investimento" e "contiene i costi fissi e variabili a supporto della marginalità".
L'obiettivo è superare i 200 milioni di euro di ricavi nel 2022, ridurre i costi operativi di circa il 7% nel triennio, portare l'ebitda margin oltre il 20% e ridurre di oltre 20 milioni di euro nel corso del triennio la posizione finanziaria netta che a dicembre 2019 era negativa per 87 milioni di euro (152,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
NEL 2019 AZIENDA TORNA IN ROSSO - Tiscali chiude il 2019 di nuovo in rosso per 16,5 milioni di euro, contro un utile di 83,2 milioni di euro del 2018 che beneficiava della plusvalenza di cessione Fastweb per 128,5 milioni di euro. Il gruppo sardo è stato impegnato nella "rifocalizzazione sul core business e una forte riduzione dell'indebitamento" spiega una nota. I ricavi sono scesi a 142,6 milioni, l'ebitda è cresciuto del 25% a 25,6 milioni. L'indebitamento complessivo è stato ridotto di oltre 150 milioni.
"Grazie alla competizione tra gli operatori wholesale della rete d'accesso, Tiscali si è focalizzata maggiormente nella crescita nel segmento dei servizi Ultrabroadband, in fibra e LTE, migliorando la qualità del servizio e l'assistenza ai propri clienti. Grazie al sostanziale recupero di produttività e alla riduzione dei costi industriali, cresce la marginalità operativa, continuando - senza nuove operazioni straordinarie - nel percorso di riduzione dell'indebitamento complessivo" ha commentato l'ad Renato Soru.
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