Una mostra diffusa e a cielo aperto. Con i balconi, terrazze, spazi di abitazioni e giardini diventati per 48 ore spazi di esposizione. Ha coinvolto 65 artisti sardi "La rivoluzione del filo rosso", una singolare collettiva a distanza tra Sardegna, Milano, Bologna, Roma, Varese, Londra, la Svizzera e la Spagna.
Il progetto è stato ideato dall'associazione tutta al femminile "Il filo rosso" per trovare forme di dialogo e connessione con l' esterno in un periodo di restrizioni e distanziamento sociale. Installazioni, dipinti, sculture, illustrazioni, fotografie, fiber art e poesia hanno fatto parte il 28 e 29 aprile di un "percorso espositivo" da seguire virtualmente sulla pagina evento creata su Facebook. Oppure dal vivo sollevando lo sguardo verso un balcone o una terrazza o rivolgendolo all'interno di un giardino.
Autori delle opere grandi e piccoli artisti fra cui Michele Lapolla, 5 anni e Matilde Loriga di 10. "Il nostro ringraziamento va a quanti hanno reso possibile la realizzazione dell'evento in unione con i suoi principi e valori - spiega l'associazione il Filo Rosso - in primis Stefania Spanu e Antonella Muresu, grazie alle quali è venuta a crearsi tale sinergia di intenti volti all'interazione e alla riscoperta del valore artistico".
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