/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Parroco pestato per rapina, 18enne arrestato a Cagliari

Parroco pestato per rapina, 18enne arrestato a Cagliari

Il giovane di Tortolì è indagato assieme alla zia

NUORO, 10 giugno 2020, 15:27

Redazione ANSA

ANSACheck

Foto conferenza stampa arresto per rapina don Pirarba - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto conferenza stampa arresto per rapina don Pirarba - RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto conferenza stampa arresto per rapina don Pirarba - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' stato arrestato ieri sera in una pizzeria di Cagliari, Emilio Derosas, il giovane di 18 anni di Tortolì, accusato di rapina aggravata ai danni di don Vincenzo Pirarba, il parroco di Talana (in Ogliastra) di 48 anni, pestato a sangue la notte del 7 maggio scorso nella sua casa di Porto Frailis, ad Arbatax. Il giovane che si trovava a Cagliari dalla mattina dell'8 maggio: appena ha visto i carabinieri della Carabinieri della Compagnia di Lanusei con i colleghi di Cagliari ha tentato la fuga ma è stato fermato dai militari che lo hanno ammanettato e condotto al carcere di Uta. I dettagli dell'operazione, firmata dal Gip di Lanusei su richiesta del Pm Gualtiero Battisti, sono stati spiegati nel corso di una conferenza stampa nella Procura di Lanusei. Il giovane era stato iscritto nel registro degli indagati insieme alla zia, accusata di favoreggiamento personale per avergli fornito ospitalità nella sua casa, vicina a quella del sacerdote, la notte della rapina.
    Il giovane, che secondo gli inquirenti fa parte del mondo della droga della cittadina ogliastrina, la mattina successiva alla rapina, era partito per Cagliari, probabilmente per non insospettire le forze dell'ordine con la sua presenza sul posto, ma era stato incastrato dalle telecamere presenti nelle villette del quartiere. Sempre grazie alle telecamere gli inquirenti sono sulle tracce di un complice di Derosas che quella sera, secondo gli investigatori, ha partecipato alla rapina. Dopo una perquisizione domiciliare a casa della zia i militari della Compagnia di Lanusei avevano trovato parte del bottino della rapina (il giovane aveva prelevato anche 400euro in contanti), tra cui un borsello cosiddetto "portaviatico" contenente oggetti sacri e strumenti per la liturgia, oggetti riconosciuti da don Pirarba, finito dopo il pestaggio nel reparto di Medicina dell'ospedale di Lanusei con contusioni multiple e ferite lacero contuse al volto. I carabinieri già nelle prime ore della mattina dell'8 maggio, dopo aver visionato i contenuti delle telecamere, erano sulle tracce del 18enne, il cui telefono era stato messo sotto osservazione. In quelle ore i militari hanno scoperto che il giovane si stava muovendo per Cagliari e una volta arrivato nel capoluogo sardo hanno continuato a seguirne gli spostamenti fino all'arresto di ieri sera nella pizzeria dove abitualmente andava a cena.   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza