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Concluso tour in bici per raccontare Italia post lockdown

Concluso tour in bici per raccontare Italia post lockdown

Ingegnere sardo, "il Paese sta bene, ma ho trovato frustazione"

CAGLIARI, 18 luglio 2020, 18:06

Redazione ANSA

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Francesco Accardo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Accardo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesco Accardo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ha girato l'Italia in bicicletta per testimoniare lo stato di salute del Paese dopo il lockdown con un progetto chiamato Tramonti. E stamattina è tornato a Cagliari con il mezzo che lo ha accompagnato in queste settimane. Francesco Accardo, 30 anni, ingegnere trasportista, operatore culturale e direttore della Fondazione Siotto, ha anche raggiunto la vetta d'Italia, in Valle Aurina (Alto Adige), ultima tappa di un percorso che in poco più di un mese lo ha visto attraversare 11 regioni, percorrendo più di duemila chilometri.
    Oltre 40 sono state le tappe di questo tour lungo poco più di un mese: da Palermo a Castel di Tusa, da Rocca Imperiale a Matera, e ancora L'Aquila, Gubbio, Urbino, Ravenna, Venezia, Mestre, Borca di Cadore, Brunico e infine Predoi. "La mia percezione - ha detto al ritorno a Cagliari - è che l'Italia stia tutto sommato bene, anche se da un certo punto di vista è un po' arrabbiata. Ho trovato un senso diffuso di frustrazione, principalmente per motivi economici, ma anche un grande rispetto per le regole e per tutte le norme".
    Un bel tour: "In tutto il sud, fino all'Abruzzo ci si ricorda di Federico II di Svevia. E il suo Castel del Monte è un luogo davvero unico al mondo che ho avuto il privilegio di vedere da solo. Per non parlare di città come Venezia e Roma. In quest'ultima ho avuto la fortuna di avere un cicerone d'eccezione, il prof. Gastone Breccia, volto di Rai Storia, che in una corsa di 12 km alle 5 del mattino mi ha mostrato angoli nascosti e spiegato anedotti interessantissimi".
    Il post quarantena? "Mi ha sorpreso che la Sardegna sia l'unica regione d'Italia con l'obbligo di registrarsi per entrare. Allo stato di fatto nessuno mi ha però chiesto alcun tipo di documentazione. E questo mi ha fatto sorridere. Ambientalmente dovremmo prendere esempio dall'Alto Adige, che ha puntato tantissimo sul trasporto pubblico e sul treno, incentivandolo soprattutto per i turisti".

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