Si spengono le speranze di chi
voleva celebrare l'election day in Sardegna. Oggi, infatti, è
l'ultimo giorno utile per modificare il testo della leggina
approvata dal Consiglio regionale a maggio che fissava la data
delle amministrative in una finestra tra il 24 ottobre e il 29
novembre. Così nell'Isola si voterà il 20
settembre, ma solo per il referendum costituzionale sul taglio
dei parlamentari e per assegnare il collegio del nord dell'Isola
per il Senato rimasto vacante dopo la morte della senatrice
Vittoria Bogo Deledda. Le elezioni per il rinnovo di 160
Consigli comunali - tra cui quelli l'unico capoluogo
provinciale, Nuoro - previste per questa primavera, slittano
invece al prossimo autunno, probabilmente a ottobre.
Le opposizioni di centrosinistra hanno chiesto sino all'ultimo,
anche con una proposta di legge e una campagna social, di
"risparmiare" i 9 milioni che si spenderebbero senza
l'accorpamento.
E oggi con un post nel profilo ufficiale "Milia Sindaco", il
candidato sindaco a Quartu Sant'Elena - terza città della
Sardegna - Graziano Milia, annuncia che "il tempo è scaduto. Ci
siamo battuti per evitare lo spreco inutile di risorse
pubbliche, per scongiurare la doppia o tripla (in caso di
ballottaggio) interruzione dell'attività scolastica, e per
tenere in considerazione le raccomandazioni del comitato tecnico
scientifico nazionale per ridurre il rischio sanitario". scrive.
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