Cagliari a San Siro per cercare di chiudere la stagione in bellezza. L'obiettivo è quello di agganciare il decimo posto, ma ci sono due tipi di problemi: il gran momento del Milan e le assenze di Rog, squalificato, e di Joao Pedro, infortunato. Unica consolazione: il mister ritrova Nandez. Tre punti, dopo il successo con la Juve, farebbero definitivamente salire le quotazioni di Zenga per una possibile conferma. Ma il mister non è d'accordo. "Non penso che la situazione cambi per un risultato negativo o positivo - ha detto nella conferenza stampa della vigilia - non mi piace questo tipo di pensiero, non posso essere considerato scarso per una sola partita o bravo se ne vinco un'altra. La società deve fare le sue valutazioni. Se io fossi un presidente deciderei in base al rapporto che un allenatore ha con la squadra, con l'ambiente, con la capacità di gestire la situazione. Io voglio essere ottimista, mi piacerebbe incontrare i tifosi alla Sardegna Arena".
Cagliari concentratissimo e in ritiro come per la partita del turno precedente. "Giocano quelli che stanno meglio - ha spiegato senza sbilanciarsi - ci manca Joao Pedro che avevamo ritrovato sulla trequarti. Ma troveremo altri interpreti senza stravolgere il nostro modulo di gioco. Ora molto dipende anche dal bollettino medico. Mi aspetto sofferenza, partecipazione.
Ogni partita si prepara per vincerla". Giocatori contati a centrocampo, ma Zenga non cambia modulo. "Mi sembra che ci siamo sempre espressi meglio con tre dietro. E sarà così anche domani".
Chance per Pavoletti: "Vorrei accontentarlo e fargli giocare se possibile almeno un minuto della partita. Sarebbe un bel segnale per un giocatore che è andato incontro a due interventi così importanti nel corso di una sola stagione".
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