Recuperata, curata. E mercoledì 5 libera. Pio, l'esemplare di tartaruga Caretta salvato a metà aprile dagli esperti del Centro di recupero del Sinis e dell'Area marina protetta, prenderà il largo intorno alle 19.30. Appuntamento nel'istmo di San Giovanni di Sinis, a Tharros, una volta superato l'ingresso agli scavi. Quando l'hanno trovata, la scorsa primavera, la tartaruga era intrappolata in una rete da pesca è stava per affogare. Dopo più di tre mesi di osservazione quotidiana da parte dei ricercatori, ora Pio è pronto a ritornare nel suo ambienta naturale.
Lungo 47 centimetri, 11 chili di peso, l'esemplare era finito accidentalmente nelle reti di Pier Paolo Manca, pescatore professionista di Cabras, al largo di Torre dei Corsari. Manca e i suoi collaboratori avevano chiamato gli operatori del Cres e dell'Amp perché lo prendessero in custodia: un'idea provvidenziale perché Pio non sarebbe sopravvissuta a un semplice rilascio in mare. Al momento del ritrovamento infatti, la tartaruga appariva poco reattiva agli stimoli. A causa della lunga permanenza sott'acqua Pio aveva subito dei problemi ai polmoni, accertati da tac ed esami eseguiti alla clinica veterinaria "Due mari" di Oristano. Poi la cura, la guarigione e domani la liberazione.
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