Proponevano impianti
fotovoltaici, descrivendo le loro offerte con il classico "porta
a porta", ma quando i cittadini rifiutavano di sottoscrivere il
contratto, loro falsificavano le firme e avviano le procedure.
Lo hanno scoperto i militari della Guardia di finanza di
Cagliari che hanno denunciato sei persone - tre procacciatori
d'affari e tre amministratori di due società - per aver truffato
quattordici clienti, tutti residenti in piccoli comuni del
Cagliaritano, per un ammontare complessivo di 41.600 euro.
I reati contestati sono truffa e sostituzione di persona.
Le indagini delle Fiamme gialle sono scattate a seguito della
denuncia presentata da alcune vittime, che si sono visti
recapitare richieste di pagamento per contratti stipulati con le
due società, una con sede in Cagliari e una con sede a Palermo,
relativi all'installazione di impianti fotovoltaici.
Gli accertamenti hanno però consentito di appurare che i tre
procacciatori d'affari, presentandosi con modi gentili,
approfittando della buona fede e dell'ingenuità delle vittime
riuscivano a entrare nelle loro abitazioni per promuovere la
vendita di pannelli fotovoltaici e altri impianti. Al termine
della visita nonostante il cliente si dichiarasse non
interessato alla proposta commerciale, i procacciatori facevano
sottoscrivere un documento facendo loro credere che serviva
soltanto per attestare l'avvenuta proposta commerciale senza
alcun vincolo. "In realtà il modulo - spiegano le Fiamme gialle
- celava a tutti gli effetti un contratto di finanziamento per
l'acquisto di pannelli fotovoltaici e di prodotti connessi".
Dalle indagini è emerso che in sei casi i procacciatori hanno
apposto firme false. "Undici dei truffati, inoltre, per evitare
lungaggini giudiziarie e spese legali, pur di pervenire alla
risoluzione consensuale dei contratti fasulli da loro non
stipulati, hanno preferito accettare una transazione
corrispondendo alle società una parte delle somme richieste",
sottolineano dalla Gdf.
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