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Gattina avvelenata a Putzu Idu, allarme della Lav

Gattina avvelenata a Putzu Idu, allarme della Lav

Associazione, "più controlli e campagne di sterilizzazione"

CAGLIARI, 08 settembre 2020, 16:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sabato scorso a Putzu Idu, davanti agli occhi di due volontari della Lav, una giovane gattina in pochi istanti è stramazzata al suolo. Soccorsa e portata subito alla Clinica veterinaria di Oristano non ce l'ha fatta. Causa della morte: avvelenamento da lumachicida. La gattina stava aspettando di essere sterilizzata e faceva parte di una piccola colonia sulla quale la Lav era intervenuta a luglio con una campagna sterilizzazioni.

"La pratica dell'avvelenamento a Putzu Idu, in particolare nella borgata Mandriola, ha toccato livelli allarmanti - denuncia l'associazione - Nel mese di luglio sono state ritrovate diverse esche e tre cani sono caduti vittime. A fine luglio ed agosto sono stati rinvenuti altri bocconi avvelenati tanto che il sindaco di San Vero Milis ha emanato un'ordinanza invitando la popolazione all'attenzione e all'utilizzo del guinzaglio e delle museruole per i cani. Purtroppo la vigilanza della municipale e dei barracelli non ha fermato questa macabra escalation".

"Questa pratica vile e cruenta è purtroppo molto diffusa (ricordiamo anche l'avvelenamento di 15 cani in una sera a Nurachi qualche anno fa) e non regala una buona immagine della Sardegna e dei sardi - spiega la Lav - Raccogliamo infatti numerose testimonianze di cittadini e turisti e questo è uno dei motivi che ci hanno spinto a scegliere questa zona per la nostra campagna di sterilizzazione del mese di luglio.

"E' fondamentale procedere al riconoscimento e alla sterilizzazione delle colonie feline per mantenere il numero dei gatti sotto controllo e garantire loro una maggior tutela - dichiara Roberto Corona, responsabile della Lav di Cagliari - è importante intensificare i controlli e mettere in atto le dovute azioni repressive e preventive da parte delle autorità preposte per evitare che chiunque possa andare a depositare bocconi avvelenati, che rappresentano un pericolo non solo per cani, gatti, fauna selvatica e per le persone che abitualmente frequentano la zona, ma anche per l'ambiente".

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