/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nel mare della Sardegna il primo gattuccio mutante mai visto

Nel mare della Sardegna il primo gattuccio mutante mai visto

Studio ricercatori Cagliari indaga su origine mutazione

CAGLIARI, 15 settembre 2020, 19:54

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

A Villasimius, nel Sud Sardegna, il primo rinvenimento al mondo del gattuccio mutante.
    Malformato, senza pelle né denti. Eppure, in buona salute. Un esemplare di circa 30 centimetri catturato nel luglio del 2019 da un peschereccio a 500 metri di profondità a Capo Carbonara è al centro delle ricerche del gruppo di biologi guidato da Maria Cristina Follesa, del dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente dell'Università di Cagliari.
    Titolato "Living naked: first case of lack of skin-related structures in an elasmobranch, the blackmouth catshark", lo studio dei ricercatori cagliaritani è stato pubblicato sul Journal of Fish Biology e la notizia del ritrovamento è stata ripresa da prestigiose riviste scientifiche e testate giornalistiche internazionali.
    Le indagini scientifiche proseguono e si cerca soprattutto di rispondere a una domanda: la mutazione del gattuccio è naturale o indotta dalle variazioni delle condizioni ambientali?. "Il rinvenimento di un elasmobranco privo di strutture legate alla pelle, quali epidermide, parte del derma, denticoli dermici e denti, è il primo al mondo - spiega Antonello Mulas, biologo marino del gruppo di Follesa - e presenta malformazioni che avrebbero dovuto portare l'animale alla morte in breve tempo dopo la nascita. Ma, dalle nostre analisi, è emerso come fosse ben sviluppato e, tutto sommato, in buona salute: un aspetto sorprendente".
    I ricercatori si interrogano ora su più fronti e sono due i principali quesiti: "Il primo - spiegano - riguarda le cause della malformazione. Il secondo, altrettanto affascinante, si focalizza su come questo esemplare abbia potuto sopravvivere. Le risposte al primo quesito potrebbero essere molteplici e spaziano da una mutazione naturale all'effetto teratogeno di inquinanti. La seconda ipotesi presuppone che l'unico strato di derma rimanente abbia subito delle modificazioni tali che, in qualche modo, abbia sostituito le strutture assenti contribuendo a proteggere l'animale dall'ambiente esterno".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza