La vertenza Aras è vicina a un punto di non ritorno e, allo stato attuale, l'unica strada per salvare i 250 dipendenti con contratto in scadenza a dicembre è la proroga della convenzione con l'Agenzia Laore. E' la posizione di Flai Cgil e Fai Cisl che chiedono alla Giunta di regionale di muoversi in questa direzione. I lavoratori a rischio sono in attesa di entrare a far parte dell'organico di Laore, come è previsto dalla legge. Ma è scontro con Uila, Confederdia, Sadirs e Uil Fp che hanno già sollecitato il presidente Solinas perché blocchi la proroga. La preoccupazione dei segretari di Flai, con Annarita Poddesu e e Fai, con Bruno Olivieri, è legata alle dichiarazioni degli assessori del Personale e dell'Agricoltura e del commissario di Laore: non si potrà procedere in alcun modo all'espletamento delle procedure per l'assunzione dei lavoratori interessati nell'organico regionale sino a che vi saranno ricorsi pendenti al Tar.
"La proroga - sostengono le sigle - sarebbe legata principalmente all'eventualità che la sentenza del Tar sia sfavorevole al concorso riservato, in caso contrario invece, rappresenterebbe solo uno strumento tecnico in attesa della procedura concorsuale: perciò è davvero inconcepibile l'atteggiamento di chi vorrebbe negarla". "I lavoratori sono con noi. In queste settimane non abbiamo visto bandiere di queste due organizzazioni sotto il Consiglio Regionale - è la replica della segretaria regionale della Uila, Gaia Garau - Abbiamo chiesto l'applicazione della L.R. 47/2018, senza scorciatoie e riteniamo che questa sia attualmente l'unica soluzione rispetto al licenziamento".
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