La scuola secondaria Grazia
Deledda di Oristano non ha superato le verifiche tecniche per la
valutazione e classificazione del rischio sismico e statico e da
oggi è chiusa. Lo dispone un'ordinanza del dirigente del settore
Lavori pubblici del Comune di Oristano Roberto Sanna, che ha
preso atto della relazione della società di Ingegneria BLT &
Partners di Cagliari che ha dichiarato la "non idoneità statica
dell'immobile".
"Dal documento presentato, sulla base delle simulazioni, dei
calcoli e delle verifiche di stabilità, emerge che la struttura
della scuola di Via Santulussurgiu non è idonea ad essere
utilizzata per gli scopi per cui è stata realizzata - precisa
l'ingegner Sanna -. Pertanto, preso atto delle risultanze degli
studi effettuati dalla società di ingegneria, non vi sono più le
condizioni che consentono l'utilizzo della scuola e quindi è
necessario porre in essere gli adempimenti per lo sgombero
dell'istituto".
La relazione della società di ingegneria è stata presentata in
Comune ieri e preso rapidamente atto delle conclusioni, dopo un
giro di consultazioni tra il sindaco Andrea Lutzu, l'assessore
alla Pubblica istruzione Massimiliano Sanna, l'ingegner Sanna e
il dirigente scolastica Lina Saba, è stata disposta la chiusura
della scuola come misura di massima garanzia per gli studenti e
per il personale.
Questa mattina il sindaco Lutzu, gli assessori alla Pubblica
istruzione e ai Lavori pubblici Massimiliano Sanna e Francesco
Pinna e il dirigente comunale dei lavori pubblici Roberto Sanna,
hanno effettuato un nuovo sopralluogo nell'edificio al termine
del quale è stata adottata l'ordinanza che dispone la chiusura
con decorrenza immediata e fino a nuovo provvedimento.
L'ordinanza prende atto delle risultanze degli studi della
società di ingegneria cagliaritana che attestano che: l'immobile
non possiede fondazioni in grado di sopportare i carichi ed i
sovraccarichi in relazione alle caratteristiche fisiche e
meccaniche del terreno, non possiede strutture in elevazione in
grado di reggere i carichi ed i sovraccarichi previsti dalle
normative di settore, non possiede orizzontamenti in grado di
reggere i carichi ed i sovraccarichi previsti dalla normativa di
settore, non è staticamente idoneo per l'uso al quale è
destinato, non è possibile eseguire interventi di adeguamento
strutturale tali da rendere idonea la struttura, in quanto il
numero degli elementi componenti la struttura in acciaio (aste,
travi, pilastri) che non verificano alla normativa vigente sono
superiori al 50% (circa il 90%); quindi tali interventi si
configurerebbero come sostituzione integrale delle strutture in
acciaio e non intervento parziale di adeguamento strutturale. La
relazione si conclude con la dichiarazione di "non idoneità
statica dell'immobile".
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