Un 35enne dell'Oristanese è finito agli arresti domiciliari dopo essere stato denunciato per l'attività abusiva di autodemolitore con il conseguente sequestro di due aree con relativi capannoni a Marrubiu e Uras, dove sono stati smontati circa 1600 veicoli in 4-5 anni. La Squadra di polizia giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Oristano, guidata dal dirigente Roberto Piredda, ha infatti eseguito, su disposizione del Gip del Tribunale di Cagliari, l'ordine di misura cautelare nei confronti dell'uomo, già interdetto dallo scorso maggio dall'esercizio dell'attività di autodemolitore.
E' anche accusato di traffico e gestione illecita di rifiuti trovati in diverse tipologie (tra cui rifiuti speciali e pericolosi come oli esausti, batterie, acidi, gas airbag etc..) nelle aree sequestrate. Secondo gli investigatori, i veicoli demoliti venivano anche radiati con il confezionamento di un falso certificato di rottamazione su cui veniva apposto un timbro riferibile ad un altro soggetto legittimamente autorizzato all'attività. Nei mesi scorsi il 35enne ha eluso l'interdizione e ha proseguito nella sua attività illecita. Nell'indagine, che è coordinata dal sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia di Cagliari, Guido Pani, e che è ancora in corso, sono coinvolte anche altre persone che avrebbero aiutato l'indagato a demolire le auto.
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