Quarantacinque proposte scelte dal Ministero dello Sviluppo Economico per rappresentare l'Italia alla seconda fase di selezione dei poli che faranno parte della rete europea per l'innovazione digitale. E tra queste c'è anche il progetto SharD-Hub, presentato dalla cordata capeggiata da Sardegna Ricerche, per un valore di 6 milioni di euro di investimenti.
Il Sardinia Digital Innovation Hub rappresenta l'ecosistema di innovazione digitale della Sardegna, e riunisce i principali soggetti pubblici e privati operanti in tema di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico a livello regionale: in prima linea Sardegna Ricerche con le Università di Cagliari e Sassari, il Crs4 e Porto Conte Ricerche. Coinvolto anche Artes 4.0, il centro di competenza per la robotica, con i suoi 127 soci a livello nazionale, coordinato nell'isola dall'Università di Sassari.
Alla rete europea di poli di innovazione digitale sarà affidato il compito di assicurare la transizione digitale delle imprese, con particolare riferimento alle Pmi, e della pubblica amministrazione attraverso l'adozione delle tecnologie più avanzate, dall'intelligenza artificiale, al calcolo ad alte prestazioni e alla sicurezza informatica.
"Sardegna Ricerche - spiega la commissaria straordinaria Maria Assunta Serra - ha saputo creare una rete composta da importanti realtà del mondo della ricerca e dell'economia isolana, che potrà contribuire alla modernizzazione delle nostre imprese. Ci rendiamo conto che questo è solo un primo passo, ma abbiamo fiducia che a Bruxelles il progetto possa superare con successo la fase finale della competizione. In tal modo la Sardegna potrà entrare nella strategia europea di innovazione tecnologica, con la possibilità di accedere a importanti fondi per la ricerca industriale a vantaggio delle imprese, delle università e degli enti di ricerca regionali".
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