Due noti imprenditori di Cagliari sono stati arrestati dalla Guardia costiera per bancarotta fraudolenta e turbativa d'asta. I provvedimenti restrittivi, uno in carcere e uno ai domiciliari, sono stati richiesti dalla Procura di Cagliari ed eseguiti dal personale militare del Nucleo Speciale d'Intervento del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera.
Avrebbero cercato di rientrare in possesso, utilizzando un prestanome, di uno stabilimento finito sotto sequestro per reati ambientali, mentre avevano portato a fallimento più società, distraendo beni e denaro per decine di milioni di euro. Sono le accuse contestate ai due imprenditori arrestati dalla Guardia Costiera di Cagliari. In carcere è finito Roberto Vivarelli, mentre il figlio Andrea Alberto è agli arresti domiciliari. I provvedimenti sono stati richiesti dal pm, Emanuele Secci. Le indagini che hanno portato all'arresto dei due imprenditori, sono direttamente collegate ad accertamenti eseguiti dalla Capitaneria di porto nell'ambito ambientale. Gli imprenditori, infatti, lavoravano nell'ambito del trattamento di sottoprodotti di origine ambientale e la Guardia costiera, effettuando gli accertamenti, ha verificato una lunga serie di violazioni ambientali. Le ulteriori verifiche svolte dal Nucleo speciale d'Intervento hanno portato alla luce i reati di bancarotta, relativa al fallimento della società e la turbativa d'asta (turbata libertà degli incanti), relativamente al tentativo di rientrare in possesso dello stabilimento.
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