Utilizzava prestanome ai quali intestava l'azienda che chiudeva per non pagare le tasse, contabilizzava ed emetteva fatture false per operazioni e acquisti mai effettuati, faceva sparire le memorie o addirittura gli interi registratori di cassa per non contabilizzare quelle poche operazioni regolari. In questo modo per molti anni ha frodato il fisco italiano per milioni di euro, creando un vero "impero" economico. Indagato l'imprenditore cinese Jin Lirong, attualmente irreperibile.
Oggi la Gdf di Oristano ha messo i sigilli al suo patrimonio in Italia, sequestrando l'azienda "Jin" e beni e denaro per oltre 2,5 milioni di euro.
Quanto guadagnato gli ha permesso di vivere nel lusso, pagare gli studi ai figli in prestigiose scuole d'oltremanica e realizzare in Cina un centro commerciale grande 10mila metri quadri. Ora Jin Lirong è indagato per dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione dei redditi e occultamento e distruzione di scritture contabili. A carico dell'imprenditore è stato anche emesso il provvedimento di divieto di espatrio.
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