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Rete di solidarietà a Oristano con il progetto No Sprecor

Rete di solidarietà a Oristano con il progetto No Sprecor

Pasti in eccedenza di bar e ristoranti a persone in difficoltà

ORISTANO, 05 febbraio 2021, 16:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Povertà che aumenta a causa degli effetti sull'economia della pandemia. Ma cresce anche la solidarietà. L'associazione Domus Oristano ODV, sollecitata dalla situazione di difficoltà di difficoltà generale, ha aderito, insieme ad altri enti del terzo settore, a un bando regionale proponendo il progetto No SprecOr.
    In campo anche Cittadinanzattiva, Associazione Volontari pro Carceri, Caritas diocesana Oristano, OSVIC e Rotary Club Oristano. Tra le tante iniziative anche l'allestimento a Oristano di un locale di raccolta, stoccaggio e distribuzione del cibo invenduto di ristoranti, mense, tavole calde, rosticcerie, gastronomie e attività similari.
    E tra le iniziative c'è anche l'avvio un confronto per l'attivazione di uno sconto sulla Tari per le imprese che donano il cibo. Il ritiro sarà a carico della rete di solidarietà.
    Chi può donare: ristoranti e bar, rosticcerie, mense, gastronomie e take away. Non si applica l'Iva sulle cessioni gratuite - hanno spiegato i promotori dell'iniziativa - sono assicurate agevolazioni fiscali Irpef e Ires. La cessione non è considerata un ricavo ai fini delle imposte sui redditi, il costo di acquisto è interamente deducibile.
   

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