Povertà che aumenta a causa degli
effetti sull'economia della pandemia. Ma cresce anche la
solidarietà. L'associazione Domus Oristano ODV, sollecitata
dalla situazione di difficoltà di difficoltà generale, ha
aderito, insieme ad altri enti del terzo settore, a un bando
regionale proponendo il progetto No SprecOr.
In campo anche Cittadinanzattiva, Associazione Volontari pro
Carceri, Caritas diocesana Oristano, OSVIC e Rotary Club
Oristano. Tra le tante iniziative anche l'allestimento a
Oristano di un locale di raccolta, stoccaggio e distribuzione
del cibo invenduto di ristoranti, mense, tavole calde,
rosticcerie, gastronomie e attività similari.
E tra le iniziative c'è anche l'avvio un confronto per
l'attivazione di uno sconto sulla Tari per le imprese che donano
il cibo. Il ritiro sarà a carico della rete di solidarietà.
Chi può donare: ristoranti e bar, rosticcerie, mense,
gastronomie e take away. Non si applica l'Iva sulle cessioni
gratuite - hanno spiegato i promotori dell'iniziativa - sono
assicurate agevolazioni fiscali Irpef e Ires. La cessione non è
considerata un ricavo ai fini delle imposte sui redditi, il
costo di acquisto è interamente deducibile.
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