Un team dell'Università di
Cagliari partecipa al progetto europeo "ProDGNE" insieme a
gruppi di ricerca scientifica di importanti università europee
(Lisbona, Halle-Wittenberg, Cardiff) all'ospedale pediatrico di
Ottawa e all'associazione di pazienti "Gli Equilibristi HIBM".
Il progetto di ricerca, della durata di tre anni, ha l'obiettivo
di sviluppare nuovi farmaci, sicuri ed efficaci per il
trattamento della miopatia GNE. Si tratta di una malattia
genetica rara che esordisce nella prima età adulta e che
determina una progressiva degenerazione dell'apparato muscolare:
una patologia che colpisce circa sei soggetti su un milione di
persone in tutto il mondo e che in Italia ha fatto registrare
circa 50 casi.
Il team guidato da Pierluigi Caboni, coordinatore del corso di
Scienze Tossicologiche e controllo di qualità al Dipartimento di
Scienze della Vita e dell'ambiente, e Luigi Atzori, docente di
Patologia clinica al Dipartimento di Scienze mediche, si
concentrerà sull'individuazione di biomarcatori in grado di
valutare la severità della malattia e l'efficacia dei farmaci
sviluppati grazie a questo progetto di ricerca scientifica.
In questo contesto Michela Onali, responsabile del progetto per
l'associazione "Gli Equilibristi HIBM" afferma che "ProDGNE
nasce dall'iniziativa del paziente e ha l'obiettivo di integrare
i progressi scientifici e tecnologici con l'effettivo
coinvolgimento attivo del paziente come promotore e co-creatore
della ricerca in tutte le fasi di R&S (ricerca e sviluppo) del
farmaco".
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