Dopo lo scontro amministrativo tra
Comune di Cabras e Soprintendenza Archeologica di Cagliari e
Oristano sembra prevalere il dialogo tra l'amministrazione
guidata dal sindaco Andrea Abis e il braccio operativo del
ministero dei Beni Culturali, sul restauro di due statue dei
Giganti di Mont'e Prama, che il territorio chiede venga svolto
in loco piuttosto che a Cagliari come preventivato.
Dopo una serie di contatti il sindaco, supportato dalla Regione,
da altri sindaci sardi e dal territorio, attende nei prossimi
giorni una bozza di accordo dal ministero sulla questione. E
ribasce la sollecitazione che il recupero dei reperti è
possibile anche a Cabras in una nuova sala di circa 200 mq che è
praticamente pronta per essere utilizzata come laboratorio. "Se
poi le Statue venissero comunque portate via la condizione
imprescindibile - dice all'ANSA - è il rientro dei reperti nel
museo Marongiu di Cabras, ma credo che occorra fare di tutto
perchè l'atività si svolga qui".
L'atto di distensione, dopo che il Comune si era già preparato a
ricorrere al Tar, è arrivato con il rinvio a data da destinarsi
del sopralluogo annunciato dalla Soprintendenza di Cagliari per
venerdì 26 febbrai, visto che domani scade l'ordinanza di
chiusura delle sale espositive.
"Si tratta di una decisione cauta, considerato il clima di
tensione generale che fino a questo momento ha messo a rischio
l'ordine pubblico e che ci consente di proseguire con le
trattative in corso - osserva Abis in una nota - Il momento che
stiamo vivendo è molto delicato poiché si stanno decidendo le
sorti del Museo Giovanni Marongiu e si stanno gettando le basi
per la realizzazione della Fondazione. A seguito di questa
decisione, ho appena stabilito di congelare temporaneamente la
presentazione del ricorso al Tar approvato dalla Giunta comunale
stamattina", conclude annunciando che le porte del museo
riapriranno venerdì.
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