La foce del rio Posada e le vicine
zone umide del parco Tepilora - nei Comuni di Posada, Bitti,
Torpé e Lodé - diventano la 171/a area protetta Ramsar, la più
importante carta internazionale dedicata alle zone umide meglio
conservate del mondo.
Dopo il riconoscimento di Riserva di Biosfera MaB Unesco portato
a casa dal Parco nel 2017, dal Ministero dell'Ambiente e dal
Segretariato Ramsar è arrivato quello dell'area Ramsar per i 736
ettari della foce del Rio Posada.
Il Parco rappresenta un microcosmo a parte, che tra Posada e
Torpè, custodisce habitat animali e vegetali unici, capaci di
garantire la conservazione e la proliferazione di specie rare
soprattutto fra gli uccelli acquatici. "Le straordinarie
caratteristiche dei nostri territori - ha spiegato il presidente
del Parco Francesco Murgia - si stanno sempre più affermando sul
panorama internazionale permettendo al Parco di Tepilora di
confrontarsi nel consesso mondiale di settore con una maturità
crescente che porterà giovamento alle comunità che stanno
investendo sul progetto ambientale. Un progetto che dagli
altopiani della Barbagia di Bitti arriva fino alle coste della
Baronia di Posada, passando per gli agri di Lodè e Torpè. Questo
riconoscimento sarà un attrattore sul piano del reperimento di
risorse da investire nello sviluppo territoriale".
"In pochi mesi abbiamo portato a casa un risultato
straordinario, frutto di un lavoro di squadra tra gli uffici del
Parco, quelli del Ministero dell'Ambiente, della Fondazione
MedSea di Cagliari e di tanti altri studiosi - ha aggiunto il
direttore Paolo Angelini - Entrare oggi da protagonisti nella
grande famiglia Ramsar ci rende orgogliosi non solo come Parco,
ma anche come sistema Sardegna. Questo traguardo deve spronarci
a guardare avanti con uno spirito fattivo ancora più forte,
favorendo la nascita o il miglioramento di progetti di
valorizzazione del Parco".
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