Un approccio di genere alla pianificazione di spazi pubblici, case, edifici. Con il coinvolgimento nella progettazione di professioniste, architette e ingegnere, in un confronto con i Centri antiviolenza. E' lo spirito di una intesa tra il Centro antiviolenza Prospettiva Donna di Olbia e Aidia, l'Associazione italiana donne ingegnere e architette sezione di Cagliari.
In occasione dell'8 marzo, le due associazioni hanno siglato un accordo per condividere una serie di progetti che puntano "a far diventare città, paesi, borghi, quartieri, luoghi sicuri, accessibili e senza pericoli, a misura di donna", spiega Noemi Migliavacca, presidente Aidia che ha firmato l'intesa con Patrizia Desole, a capo del Centro antiviolenza Prospettiva Donna. "L'obiettivo è dar vita, partendo da uno sguardo al femminile, a idee innovative, sostenibili e solidali, assumendo come valore la differenza fra i generi", sottolinea Desole.
L'attenzione nel progettare spazi urbani, architettonici e paesaggistici, sarà rivolta anche alle sopravvissute alla violenza. "Nessuna deve aver paura di fare una corsa al parco o passeggiare all'imbrunire - aggiunge Desole - le città devono essere accoglienti". Ines Abramian, consigliera Aidia, e Noemi Migliavacca hanno rimarcato la necessità di "ripensare a una progettazione urbana equa, non squilibrata verso un genere, che tenga conto delle diverse necessità e esigenze".
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